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venerdì 2 settembre 2011

Quindicesimo giorno

Stamane ho passato la visita col dottor Mishra, a pieni voti. Il padre di Shivani si è congratulato molto con me, mi ha abbracciato, non stava in sé dalla contentezza, ed è strano vedere questo tipo di reazione in un indiano. Un indiano non abbraccia una donna in pubblico, non so neanche se la può toccare, per la verità.
La contentezza derivava dal fatto che finalmente ho raggiunto lo stato di equilibrio dei tre dosha: Vata, Pitta e Kapha.
L'Ayurveda si basa sulla concezione, secondo la quale l'uomo è un microcosmo che possiede al proprio interno le stesse caratteristiche che regolano l'universo, essendo anch'esso composto dei medesimi cinque elementi (Aria, Acqua, Fuoco, Terra e Spazio) che compongono il macrocosmo.
Questi elementi si manifestano nel corpo umano combinandosi secondo tre principi biologici di base chiamati appunto Dosha.
L'andamento equilibrato di tutte le funzioni corporee porta a uno stato di totale appagamento dei sensi, della mente e dell'anima.
E questa dovrebbe essere la normale esperienza della vita, ma in verita la vita moderna è più una lotta che una esperienza di beatitudine.
Quando sono arrivata il dottore mi aveva fatto una diagnosi ascoltando le pulsazioni nel polso, ma non aveva potuto riconoscere il mio tipo di costituzione per via del grande squilibrio dei tre Dosha. Oggi sono felice di sapere che sono VATA-PITTA ovvero ho le caratteristiche di entrambe i dosha, con una leggera prevalenza di Vata.

Per esempio, una persona con costituzione Vata rifletterà le qualità dell'aria che predomina in questo dosha: di solito è alta e magra, (MAGRA! lo dovrei essere per natura, devo essere davvero totalmente squilibrata).
Psicologicamente i tipi vata sono dotati di grande creatività e particolare predisposizione alle attività artistiche. Per la loro natura instabile diventano a volte nervosi, timorosi e spesso sono afflitti da molte ansietà anche se non esistono problemi reali. Veloci ad apprendere ma altrettanto veloci a dimenticare. Scarsa forza di volontà, poca tolleranza e fiducia in sé stessi. con pelle secca, voce bassa, appetito variabile e amore per i viaggi. 
Mentre le qualità psicologiche predominanti di Pitta sono: grande intelligenza, buona capacità di comprensione e discriminazione. Portati naturalmente al comando hanno un forte spirito competitivo, sono ambiziosi, amano la prosperità, gli agi, le cose lussuose che esibiscono con piacere. Avendo una natura focosa, quando sono messi sotto pressione, tendono a essere aggressivi, critici, polemici e possono anche essere distruttivi.
Insomma secondo queste caratteristiche, nelle quali mi riconosco, dovrei essere un portento, invece sono davvero afflitta da mille dubbi e difficilmente mi godo i successi.
Tutto questo ambaradam viene determinato dall'ascolto del polso ed è una cosa incredibile, sembra una seduta dal Mago Telma, invece è frutto di una conoscenza che si tramanda da 5000 anni. No, non ho sbagliato a scrivere, i primi testi della "scienza della vita" o "conoscenza della vita" si datano 3000 anni prima di Cristo. E io mi stupisco se Shivani senza chiedermi niente, sa chi sono da dove vengo, ma soprattutto sa meglio di me dove devo andare!
Per il momento è molto meglio che io vada a dormire, dato che la mia produzione letteraria sta diventando un pochino sterile. In effetti oggi non mi ha fatto il trattamento shirodara, per aprire la mente e chiarificare il pensiero, ma mi ha fatto un trattamento con dei pacchettini di tela contenenti foglie ed erbe medicate e sale in cristalli, "pucciati" in un wok di olio bollente sfrigolante. Un trattamento molto piacevole per mitigare i miei problemi di pelle, un trattamento efficace, devo dire, noto già un miglioramento!

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