sabato 27 agosto 2011
decimo giorno
Sì, effettivamente ieri è stata una giornata storta, ma oggi ho saputo il perchè.
Stamattina ho Trovato la Dtt.ssa Shivani bella sorridente, il chè devo dire mi ha fatto molto piacere. Come ogni mattina ho raccontato la mia giornata di ieri, principalmente riguardo alla cena e alle funzioni fisiche di eliminazione, poi lei mi ha sentito il polso, col medesimo rituale, una breve canzoncina di due o tre strofe, canticchiata sottovoce e ovviamente incomprensibile. Sarà un ringraziamento, ma sarei curiosa di sapere verso chi. Ma siccome alla fine della canzoncina Shivani chiude gli occhi e si concentra, sento chiaramente che non è il momento adatto per fare domande.
Appena riapre gli occhi mi regala un gran sorriso e si complimenta con me per il buon andamento delle cose.
Anche io sorrido, non ho fatto nulla per meritare un complimento e quindi chiedo spiegazioni.
Non era un complimento, era soddisfazione!
Dice che sono la sua miglior pazziente finora, non ha mai trovato nessuno che reagisse così velocemente alle terapie. Io mi sciolgo, come sempre di fronte ai complimenti e voglio capire di più, ed è allora che lei mi stupisce!
Mi spiega che sa benissimo che il primo e il secondo giorno, anche se le lasciavo fare tutto ero molto "rigida" , sulla difensiva, attenta e critica (anche se in modo silenzioso), ma dal terzo giorno mi sono rilassata e ho cominciato a sentire le cose muoversi intorno a me. Insomma mi ha descritto esattamente le mie sensazioni durante il massaggio, il mio stato di semiveglia con i sensi all'erta e profondamente sensibili, persino agli spostamenti d'aria!
"...agli sopostamenti d'aria..." ho ripetuto nella mia testa, ma come può saperlo lei?
Non ci crederete, ma ha letto anche questa domanda mentre la formulavo, e quasi divertita, mi detto che sa molto di me, sa come mi sento, sa come sto, ma sa anche che cosa mi pice, cosa mi fa stare bene e cosa male e di fronte alla mia incredulità (ovviamento non espressa a parole) me ne ha dato un saggio.
Ero esterrefatta!
Mi ha fatto un'analisi precisa e ricca di dettagli, come se mi conoscesse da sempre.
La vera cosa bella? AVERE A CHE FARE CON QUALCUNO CHE TI VEDE DAVVERO.
... sono andata a farmi massaggiare con tutta un'altra baldanza!
Anche oggi mi ha fatto l'oliazione esterna con questi movimenti lenti che smuovono le tossine dai tessuti dei vari organi interni (dove di fatto non dovrebbero stare) per riportarle nel tratto digestivo, dal quale possono poi essere espulse.
A seguire lo Shirodhara, sempre l'oliazione della fronte e della testa, per allentare le tensioni e liberare energia. Infine il clistere, che questa volta mi ha portato a stare seduta più a lungo del normale. A questo proposito vorrei spiegare una cosa, dal secondo giorno in avanti il tipo di evaquazione cambia. Intanto quegli odoracci che si verificano piuttosto normalmente, spariscono del tutto, la consistenza si allenta e il colore schiarisce moltissimo. Voi capirete quindi che oggi era praticamente liquida e di color senape.
Il mettere "a nudo" queste faccende molto personali è abbastanza difficile, di solito non si fa, per mille ragioni, ma mi sento abbastanza forte per superare l'incognita delle possibili reazioni.
Di fatto credo che molti di noi abbiano più o meno gli stessi problemi e allora visto che sto imparando molto dal mio corpo, e da come alcune situazioni di malessere possono essere risolte, perché non aiutare proprio con la mia esperienza reale chi nutre dubbi, preplessità, o semplicemente curiosità.
Anche io sono partita scettica, ma comunque aperta verso un nuovo modo di pensare e di vedere le cose e questo non è mai stato così necessario come qui in India con l'Ayurveda.
L'Ayurveda non cura una mallattia in particolare, ma è un sistema che offre la "conoscenza della vita". Va da se che individuando le regole di funzionamento della vita, applicabili a tutti gli esseri viventi, si arriva a capire anche il perchè esite la malattia.
Un esempio chiaro: dopo due giorni dal mio arrivo, mostrando le mie mani dilaniate (è proprio il caso di dirlo) dai miei grattamenti continui, alla dott.ssa Shivani, le ho domandato, secondo lei, in quanto tempo sarebbero guarite. La sua reazione è stata di autentica incomprensione. Ho riformulato la domanda e lei ha risposto che era lì con me per aiutarmi a riequilibrare il mio stato di benessere.
Come a dire, una volta riacquistato il benessere sarai tu stessa a guarirti... sconvolgente la risposta eppure così ovvia, oserei dire.
Io sono venuta in India perchè nessuna medicina occidentale è in grado di risolvermi il problema dell'eczema su varie parti del corpo, in particolare le mani, per il prurito incessante e diffuso a tutto il corpo, che mi ha portato ad avere degli squilibri anche a livello psicologico e sociale, e infine perchè più cerco di perdere qualche chilo stando attenta alla quantità ma anche alla qualità del cibo, e più i miei problemi e i miei chili aumentano.
Ho speso tanti di quei soldi per avere una soluzione e li ho letteralmente buttati via.
Poi arrivo qui e scopro l'acqua calda, mangiamo troppo, mangiamo male, non vogliamo bene al nostro corpo, gli facciamo cose assurde e lui per 20/30 anni resiste, lavora incessantemente per ritrovare quell'equilibrio che non avrà mai più se non invertiamo la rotta. A quarant'anni abbiamo oramai un sacco di piccoli problemi, certo ancora sopportabili e non gravi, ma cosa aspettiamo a capire? Quanti milioni di segnali ci dà il nostro organismo che non vogliamo più ascoltare? Che forse alla fine non siamo più in grado di ascoltare?
Qui non hanno la pozione miracolosa, mi stanno solo insegnando a tornare indietro, a prendermi una pausa da tutto, e ad ascoltare me stessa. Mentre mi rilasso il mio corpo mi parla, mi manda un sacco di segnali che ricordo di aver conosciuto un tempo lontano, ma che avevo dimenticato.
Mangiare poco o tanto... quanto è poco e quando è tanto? Ho fatto anche questa domanda alla dottoressa aspettandomi una risposta tipo: "100 gr di questo 150 di quello..", macchè sono ancora fuori strada... "quando è giusto lo sai solo tu", mi ha risposto.
Oggi ho messo più attenzione quando sono tornata in albergo, a cosa mangiavo e alla reazione a quell'alimento.
Ho magiato un'arancia, era dolce, piacevole, sugosa, ne ho mangiata subito una seconda e il mio corpo mi ha ringraziato di tanta gentilezza. Era soddisfatto. Solo la mia testa era un po in confusione e si chiedeva quali altre cose buone avrei potuto o voluto mangiare, e lì mi sono accorta della forzatura. E' vero la quantità si puo sentire, ma ci vuole anche qualcuno che ci metta lì, sulla strada giusta.
Grazie Shivani
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